Un pensiero su “Il Cardinale Sarah e il Sacerdozio femminile”
Gli Em.ssimi Signori Cardinali non faranno nulla. Molti ignorano la questione, vivendo in una bolla di privilegio che è anche di isolamento (nella specie, informativo). Chi invece non ignora, sa pure che non appena parlasse verrebbe scomunicato (don Minutella e gli altri sono lì a dimostrarlo) e così dovrebbe abbandonare il nido di potere e di agio a cui è pervenuto per grazia di Dio o di denaro. Come vivere, allora? Di Provvidenza? Preferiscono, immagino, non metterLa alla prova; e sarà per questo che hanno accettato, essi e i vescovi tutti, la blasfema corruzione del “Padre Nostro”: hanno cioè lasciato cassare il “non indurci in tentazione”, che vuol dire “non metterci alla prova”, perché questa invocazione li condanna senza scampo mentre appunto il Padre li mette alla prova (vi fidate di Me e della mia Provvidenza?). Meglio dunque fingere che l’invocazione riguardi la tentazione del Diavolo, anziché del Padre: il che è già avere ceduto al primo.
Gli Em.ssimi Signori Cardinali non faranno nulla. Molti ignorano la questione, vivendo in una bolla di privilegio che è anche di isolamento (nella specie, informativo). Chi invece non ignora, sa pure che non appena parlasse verrebbe scomunicato (don Minutella e gli altri sono lì a dimostrarlo) e così dovrebbe abbandonare il nido di potere e di agio a cui è pervenuto per grazia di Dio o di denaro. Come vivere, allora? Di Provvidenza? Preferiscono, immagino, non metterLa alla prova; e sarà per questo che hanno accettato, essi e i vescovi tutti, la blasfema corruzione del “Padre Nostro”: hanno cioè lasciato cassare il “non indurci in tentazione”, che vuol dire “non metterci alla prova”, perché questa invocazione li condanna senza scampo mentre appunto il Padre li mette alla prova (vi fidate di Me e della mia Provvidenza?). Meglio dunque fingere che l’invocazione riguardi la tentazione del Diavolo, anziché del Padre: il che è già avere ceduto al primo.