L’argomento della successione papale è sempre stato oggetto di discussione nella Chiesa Cattolica Romana, persino quando ancora un Papa è vivente e regnante si è sempre guardato oltre, ovvero al suo possibile successore. Da sempre nella Chiesa è aleggiata una qual certa tranquillità riguardo una successione al trono petrino, poiché si è sempre stati consapevoli che il pontefice che sarebbe succeduto a colui che era al tempo vivente e regnante avrebbe avuto una continuità dottrinale con il predecessore. Dal 1958 però quella certezza è andata crollando nelle menti dei fedeli, poiché alla morte di Papa Pio XII avvenuta il 9 ottobre di quell’anno venne convocato il conclave che elesse Giuseppe Roncalli a Giovanni XXIII, in quel momento preciso quella convinzione di continuità della ferrea tradizione portata avanti da Pio XII crollò con Roncalli che come sappiamo fu’ il Papa che convocò il Concilio Vaticano II che incominciò una riforma della Chiesa che centralizzò la dottrina in modo antropocentrico e non più teocentrico.

Papa Pio XII
Il Vaticano II e i Papi Giovanni XXIII e Paolo VI

Papa Roncalli fu’ infatti molto criticato perché accusato di modernismo, ciò sembrava assurdo poiché un Papa della riforma fino ad allora non era mai arrivato. Da quel momento possiamo dire che nelle menti dei fedeli si è instaurata un’incertezza nella continuità dottrinale certa tra un Papa e l’altro, però almeno fino al 2013 tutto era ancora per così dire normale dottrinalmente parlando, poiché da Roncalli a Benedetto XVI almeno le basi e qualcosa di più della dottrina e della teologia rimasero normali eccetto varie cose che non starò qui ad elencare. Dalla suddetta abdicazione di Benedetto XVI non solo si è interrotta una continuità dottrinale e teologica ma anche di legittimità giuridico-canonica della figura del Papa. Perché dall’inchiesta “Codice Ratzinger” del dott. Andrea Cionci e dai due libri del 3 volte teologo Carlo Maria Pace “Il Vero Papa è ancora Benedetto XVI” e “Non c’è un vero Papa dalla morte di Benedetto XVI” sappiamo che Benedetto non ha mai abdicato al pontificato ma si è ritirato in sede totalmente impedita come dice il canone 412 del Codex Iuris Canonici, rimanendo così de iure l’unico e vero Pontefice Romano.

Libro Codice Ratzinger di Andrea Cionci
i due libri del teologo Carlo Maria Pace

Benedetto XVI non ha mai abdicato al Munus Sancti Petri (titolo papale/essere Papa) ma bensì al Ministerium Petrino (svolgimento dell’esercizio pratico del Munus) interrompendo così una legittima successione papale, poiché il canone 332 paragrafo 2 dice chiaramente che un Pontefice per rinunciare validamente al papato deve rinunciare al titolo papale e quindi al Munus Petrino, recita infatti il canone “Si contingat ut Romanus Pontifex muneri suo renuntiet”. La parola “muneri” indica il Munus Petrino come requisito per abdicare validamente. Benedetto XVI ha così interrotto la linea successoria papale legittima con eventuali antipapi di fede non propriamente cattolica, come è il caso dell’antipapa Francesco Bergoglio. Bergoglio non è stato dunque validamente eletto Papa in quanto il Papa precedente non era né morto né legittimamente abdicatario, e quindi un conclave (quello che ha eletto Bergoglio) non poteva essere convocato e un Papa non poteva essere di certo eletto. Dunque Bergoglio si ricopre del titolo storico e canonico di Antipapa in quanto non validamente eletto al soglio di Pietro. Tutti gli atti di magistero attuati dall’antipapa Bergoglio debbono tutti essere annullati in quanto nulli e invalidi a norma delle leggi ecclesiastiche. Dal 2013 con un antipapa sul trono petrino si è interrotta una successione valida dei pontefici, a meno che Bergoglio non venga gentilmente accompagnato alla porta dopo che venga scoperto non aver mai detenuto il Munus Petrino e quindi l’essere Papa. Essendo Francesco un’antipapa e tutti i suoi atti di magistero nulli e invalidi anche i cardinali da lui creati tali sono nulli e invalidi e quindi non potranno alla sua morte convocare un valido conclave ed eleggere un valido Papa detenente il Munus poiché giuridicamente non ne hanno l’autorità, e quindi verrebbe eletto un altro antipapa e la giostra anti giuridica si ripeterà fino alla fine della Chiesa canonica visibile. Adesso, ho appena analizzato come di dovere per me il fattore giuridico-canonico poiché non lo si può sorpassare, a meno che non ci si accontenti di una Chiesa invalida nella sua totalità, e adesso propongo un’analisi del fattore spirituale del successore invalido di Francesco. Noi sappiamo che Bergoglio è un modernista dalla spiritualità alquanto controversa ed occulta, e questo lo ha portato a modificare la dottrina di sempre secondo le sue personalissime credenze massonico-gnostiche, portando la fede e i fedeli dalla parte di Satana e allontanandoli dalla parte del Dio Uno e Trino di Gesù Cristo.

L’Antipapa Francesco in Canada alle prese con riti negromantici

Inoltre sono 10 anni che Bergoglio posiziona berrette cardinalizie (che ripeto essere invalide) su almeno un centinaio di pseudo-cardinali fino ad ora, con uno pseudo-concistoro all’anno. Queste centinaia di berrette cardinalizie sono state posizionate sulle teste di ecclesiastici di dottrina modernista e massonica, personaggi dunque che hanno la stessa identica spiritualità controversa dell’antipapa. Vediamo ad esempio lo pseudo-cardinale Zuppi attualmente presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana), lo pseudo-cardinale Parolin attualmente Segretario di Stato Vaticano, lo pseudo-cardinale Hollerich attualmente vicepresidente del Consiglio delle conferenze dei vescovi d’Europa, lo pseudo-cardinale Grech attualmente segretario generale del Sinodo dei vescovi e prossimamente (verso settembre) Mons. Fernandez detto “Tucho” attualmente Prefetto della Congregazione della Dottrina per la Fede. Tutti costoro appena citati sono probabilmente i più simili di spiritualità a Bergoglio di molti altri presenti nella Falsa Chiesa, ovvero sono impregnati di massoneria, gnosticismo e modernismo che distruggerà o tenterà di fare almeno, la vera Fede Cattolica di sempre.

L’Antipapa con i suoi falsi cardinali

Questi signori vestiti di rosso andranno al prossimo conclave ed eleggeranno un altro antipapa turbo-modernista dalla spiritualità massonico-gnostica, fra gli antipapabili catalogherei Zuppi, Hollerich e ad oggi anche Fernandez prossimo alla fasulla berretta cardinalizia. Perché loro e non altri? perché sono gli uomini di Bergoglio e sono coloro più gerarchicamente elevati, non tanto per il cardinalato quanto per le istituzioni ecclesiali di cui sono a capo che ho elencato sopra accanto ai loro nomi. Sono inoltre i più mediaticamente decantati, se si è almeno un po’ aggiornati sugli eventi attuali si sarà certamente a conoscenza del fatto che lo pseudo-cardinale Zuppi si è recato a Kiev, Mosca e Washington, prossimo a Pechino, tutto questo al fine di trovare accordi e mediare da parte del povero antipapa Francesco tanto disperato per la “martoriata Ucraina” come da lui sempre definita nelle sue omelie o angelus. Abbastanza evidente è il fatto che con questa pseudo-mediazione da quattro soldi e strappa consensi, il falso cardinale Zuppi sta’ accumulando consensi e applausi dal mondo intero, garantendosi così un’ulteriore possibilità di essere il prossimo Antipapa con il plausibile nome di Giovanni XXIV, come già “predetto” da Bergoglio a Mons. Giuseppe La Placa Vescovo di Ragusa, quando quest’ultimo gli chiese della presenza di Bergoglio nel 2025. Alla richiesta del Vescovo La Placa Bergoglio risponde che non sarà lui a recarsi lì ma il suo successore Giovanni XXIV, facendo dunque una sorta di premonizione dell’antipapa che gli succederà, e nel nome pontificale stesso scelto da Bergoglio per il suo successore vediamo anche la via dottrinale che seguirà il successore di Bergoglio, una via o linea chiaramente modernista. Come Giovanni XXIII fu’ il Papa del Vaticano II che annientò il teocentrismo dottrinale, teologico e liturgico della Chiesa, così Giovanni XXIV (supponiamo Zuppi) sarà l’antipapa di un Vaticano III che finirà per annientare definitivamente la dottrina cattolica nella sua interezza, massonicizzando e protestantizzando la Chiesa Romana.

I tempi stringono sempre di più, dobbiamo adoperarci per deporre l’Antipapa Francesco prima che il suo successore illegittimo anch’esso termini l’opera da lui iniziata concretamente. Se non lo facciamo al più presto la Chiesa Apostolica finirà definitivamente nelle mani dell’Avversario numero uno di Dio e dell’uomo, il Diavolo, costringendo così coloro che sono rimasti realmente cattolici ad uscire e ridursi ad una Chiesa catacombale che avrà ormai perduto l’aspetto istituzionale, con il Vaticano, le sue strutture, le chiese parrocchiali, le Basiliche papali e non, e la stessa Basilica di San Pietro con le ossa del Princeps Apostolorum e tutto il resto delle reliquie di altri Apostoli, di Santi e Beati, incluse le tombe reliquiarie dei 265 Pontefici che finora la Santa Madre Chiesa ha avuto nel corso di 2000 anni. La carta da giocare spetta “a coloro cui compete”, come disse il Santo Padre Benedetto XVI nella sua storica Declaratio del 2013.

L’Antipapa dittatore

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Un pensiero su “Il Successore di Bergoglio”
  1. Perfetta analisi, esposta in maniera semplice e comprensibile a tutti. La comprensione grammatico-lessicale spero porti a quelli che leggeranno ad una più alta comprensione, spirituale e fattuale, della situazione in cui si trova effettivamente la chiesa ….sta anche a noi divulgare quanto piu possibe ciò che abbiamo appena letto per aiutare la Vera Chiesa a NON SOCCOMBERE e dare un aiuto a Nostro Signore che ci disse allora che le “potenze degli inferi NON PREVARRANNO su di essa”

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